Febbraio
2025
Gli appuntamenti di Febbraio 2025
Liberamente ispirato a
La Maschera della Morte Rossa di E.A. Poe
La Maschera della Morte Rossa di E.A. Poe
una creazione also.known.as.
testo e messa in scena Simone Corso
dramaturg Jovana Malinaric
con Carmelo Crisafulli, Giuditta Pascucci, Claudio Pellegrini
foto di scena Paolo Foti
produzione Nutrimenti Terrestri
Note sullo spettacolo
Liberamente ispirato a La Maschera della Morte Rossa di E.A. Poe
una creazione also.known.as.
testo e messa in scena Simone Corso
dramaturg Jovana Malinaric
con Carmelo Crisafulli, Giuditta Pascucci, Claudio Pellegrini
foto di scena Paolo Foti
produzione Nutrimenti Terrestri
Con il sostegno di
Comune di Soragna e Proloco Soragna
The Mask of the Red Death comparve per la prima volta nel 1842 sul Graham’s Magazine, periodico di Philadelphia di cui Poe era anche editore.
Il racconto, semplificando, narra di una pandemia (quella da Morte Rossa per l’appunto) e di come il principe protagonista della vicenda, Prospero, passi i suoi cinque mesi di quarantena dentro la sua dimora, attorniato da amici e cortigiani, organizzando feste in maschera e banchetti, incurante della popolazione che giorno dopo giorno perisce fuori dalle mura dietro cui lui e la sua corte sono rinchiusi. Durante una di queste buffonate, la Morte Rossa “fatta carne” si presenta con indosso un sudario macchiato di sangue e una maschera raffigurante il volto di un cadavere, per uccidere tutti gli astanti (compreso il principe) che, ignavi, credevano di poter sfuggire al contagio.
Da questa storia prende le mosse Liberamente ispirato a La maschera della Morte Rossa di E.A. Poe. Traendo la figura di Prospero fuori dalle fattezze simbolico-allegoriche cui lo destina il racconto originale, il personaggio e la sua vicenda vengono prese in esame quale exemplum da indagare attraverso l’obiettivo dell’oggi, nell’ancora perpetrarsi della crisi pandemica.
Prospero, investito della responsabilità di essere re di un popolo che muore fuori dalle mura della sua roccaforte a causa della pestilenza che imperversa per il Paese, è schiacciato tra il ricordo del passato e il sogno del futuro da costruire dopo la quarantena. La sua tragedia si consuma proprio tra questi due poli, rappresentati dialetticamente dai personaggi di Laumone (l’uomo, lo speziale, la ragion di Stato, la conservazione del prima) e Diana (la donna, l’amore, le ragioni del popolo, la creazione).
Liberamente ispirato tenta quindi di tradurre il dramma del principe nel dramma di questo tempo: sognare un domani diverso dopo i giorni tetri della pandemia è necessità e compito di tutti, ma ciò richiede responsabilità nell’azione e la prima di queste, forse, sta proprio nel riuscire a “vedere il mondo per com’è e amarlo.
DOVE&QUANDO
25 febbraio 2025
Ore 21.00
Teatro Nuovo, Soragna
INGRESSO
Con contributo di 10 euro
Prenotazione obbligatoria a 9cteatro@gmail.com
DRESS CODE
Spettatori e spettatrici sono invitati/e a presentarsi con un abbigliamento in maschera, o provvisti di costume carnevalesco a proprio piacere per trasformare il Teatro Nuovo di Soragna per una notte in un carnevale vivente!